Foggia-Campionato Europeo cadetti

Il sogno è diventato realtà anzi è andato oltre. Le medaglie sono due, un bronzo e un oro che ripagano Dario di tutte le giornate passate in palestra a faticare e sudare. Visti i suoi progressi e la costanza degli ultimi due anni ci contavamo ma, ormai lo sappiamo bene, dalla spada ci si può aspettare di tutto. Filippo Armaleo, Simone Mencarelli, Enrico Piatti, Dario Remondini, questo è team dei cadetti e sono forti, molto forti. Sono amici, stanno bene assieme e sono tutti estremamente motivati.   Dopo il test dei Campionati del Mediterraneo si fa sul serio, a Foggia la concorrenza è pesante e decisa a mettere i bastoni tra le ruote dei padroni di casa. Un gruppetto di impavidi forlivesi vuole stare vicino a Remondini in questa importante occasione. Ecco quindi che Igor, Michele, Alice, Francesca, Alessandro e Nicola si presentano a Foggia per fare il tifo per il compagno incuranti della distanza. Dario ne è stato molto contento e non ha perso l’occasione di ringraziare.  Sembra, anzi, che la loro presenza abbia lo abbia tranquillizzato molto visto che la mattina dell’individuale era tesissimo e costretto a fare un giretto dal medico.  ma quando la gara parte la tensione svanisce. Un bel girone e ingresso da nono al tabellone principale. Le prime dirette sono superate agevolmente poi il gioco si fa duro e nei quarti, per andare a medaglia, c’è la testa di serie n°1, l’ucraino Kublitskyi. L’assalto si mette male a 40 secondi dalla fine Dario è sotto 11/14, però come dice John Belushi nel film I Blues Brothers “…quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.” Si accende la lampadina e il finale è entusiasmante con la vittoria per 15/14. Un capolavoro che scatena l’entusiasmo in sala soprattutto dei supporter forlivesi.  Due gli azzurri che arrivano alle semifinali Dario e Simone Mencarelli, superstite di una serie di derby che dall’altra parte del tabellone hanno decimato gli italiani.  Prima Piatti fermato da Armaleo con quest’ultimo vittima a sua volta di Mencarelli.  E allora In semi ci sono due italiani, un ungherese e un russo. Per Dario è ancora una battaglia che termina 15/14 al fotofinish stavolta, però, con sorte avversa. L’ungherese Bartko è bello tosto e il match sempre in equilibrio. Le cose sembrano mettersi bene e dopo l’ultimo minuto di pausa il nostro mette una serie di colpi che sembrano indirizzare l’incontro a suo favore. Il magiaro però non molla, mantiene i nervi saldi, recupera, vince l’incontro e vola in finale dove troverà Vladimir Tolarov (Rus) che ha battuto Mencarelli nell’altra semifinale. Alla fine vittoria di Tolarov e un bel colpo d’occhio azzurro sul terzo gradino del podio. Bravissimo Dario. Hai portato a Forlì quella medaglia europea che era sfuggita ad Alexei e Giacomo, la prima nella storia del CSF. Sarà festa grande! Nelle interviste post gara dei quattro moschettieri italiani però dietro i sorrisi soddisfattissimi si intuisce che l’obiettivo per la gara a squadre è uno solo: la vittoria.

Due giorni per ricaricare le pile e si ricomincia. Il quartetto italiano Armaleo, Mencarelli, Piatti, Remondini si presenta da favorito, è n°1 del ranking e non faranno prigionieri. Una cavalcata esaltante fin dal primo incontro con Israele (45/26), poi in sequenza la Gran Bretagna (45/27), la Polonia in semifinale (45/33) e infine l’Ungheria schiantata 45/33.  I punteggi la dicono lunga sulla supremazia italiana con i quattro che si sono alternati in pedana senza concedere mai nulla agli avversari. Una squadra affiatatissima, pronta per altri traguardi.  La gioia finale è stata il corollario di una trasferta perfetta. 

 Adesso per Dario ci sarà necessariamente qualche giorno per assaporare il successo e recuperare le tante energie fisiche e mentali spese, poi di nuovo a scuola con la fine dell’anno che si avvicina, e di nuovo a sudare in palestra per preparare le prossime gare e a fare da traino e da esempio per tutti i compagni di sala.  Permettetemi a questo punto un piccolo passaggio su Valeria Spazzoli che ha disputato a Bruxelles, dove studia, i Campionati Universitari del Belgio.   Dopo due anni senza gare un buon quinto posto assoluto, anche lei fermata di un punto 14/15. Ma sopratutto si è divertita e questa è la cosa più importante.

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